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In queste pagine LE VOSTRE DOMANDE.

Le vostre domande saranno pubblicate con la relativa risposta se trtteranno argomenti  carattere generale.
Naturalmente saranno senza generalita' e senza la possibilita' di individuare lo scrivente.
La risposta pubblicata sara' generica ma sufficiente ad indirizzare chiunque abbia problemi simili.

Alla singola richiesta invece, se a giudizio del comitato editoriale sara' meritevole di ulteriori approfondimenti, si  rispondera' anche privatamente tramite E-mail

Per porre domande:

 

FAQ:

1.12.2000
Ho 45 anni, sedentario e reduce da due episodi a distanza di tre giorni uno
dall'altro di coliche renali Quali sono gli alimenti da evitare e quelli
consigliati?
Si possono bere birra e alcoolici ?
RISPOSTA:
In questa fase non e' di nessuna utilita' evitare i vari tipi di alimenti. Spesso durante la colica renale il paziente accusa nausea e vomito e quindi viene naturale ridurre la introduzione di alimenti e di liquidi. Mentre non ci sono obblighi particolari nei confronti dei vari alimenti, sara' necessario introdurre comunque una certa quantita' di liquidi per os (ricordo che per liquidi si intende non solo l'acqua ma anche te' camomilla, caffe' d'orzo, minestre e minestroni, bibite gassate e no).
La birra e gli alcolici in generale sono anch'essi liquidi ma e' necessario berli con moderazione in corso di fase acuta di una colica poiche' potrebbero avere un qualche effetto sui processi dell'infiammazione che e' il fenomeno che si sviluppa intorno all'uretere dove si puo' essere arrestato  il calcolo.
E' necessario ricordare che la colica renale e' dovuta essenzialmente al PASSAGGIO di un calcolo o frammento di esso lungo l'uretere che stirandosi provoca il ben noto dolore.
Da cio' deriva la raccomandazione di controllare con una ecografia o urografia la via urinaria in quanto la scomparsa del dolore colico non e' sinonimo di calcolo espulso ma solo di calcolo FERMO. Questa situazione, se ignorata, puo' portare a gravi danni per cui, in ogni caso, sara' necessario affrontare il problema con il proprio medico curante.

 

09.12.2000
Sono una donna di 45 anni. In occasione di un esame urine effettato per un check up mi e' stato riscontrato del sangue nelle urine.
Devo preoccuparmi e che cosa devo fare?
RISPOSTA:
Purtroppo Lei non mi fornisce altre informazioni molto importanti come la presenza o meno di proetinuria nelle urine, il Peso specifico e il sedimento. Ne' mi fornisce particolari clinici.soprattutto la distanza dell'esame dalle ultime mestruazioni.
In ogni caso il consiglio e' comunque di non sottovalutare il sangue nelle urine e, se il reperto sara' confermato, di contattare il proprio medico curante o un nefrologo che possa iniziare un percorso diagnostico volto ad accertare la causa di questa affezione.
In generale comunque il primo passo sara' quello di capire se ala base della affezione c'e' una affezione medica (solitamente renale) o urologica (spesso a carico della vescica). Come vede la cosa potrebbe essere banale ma questo e' un risultato a cui si giunge DOPO che si e' effettuato un corretto iter diagnostico guidato da un buon medico.
Mi faccia sapere
Continui a seguirci: molto presto RENALGATE dedichera' uno speciale al problema delle ematurie con una ricca documentazione.

 

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Tuttavia, per la continua evoluzione della scienza medica, il lettore č invitato a verificare le informazioni contenute in Renalgate.it presso altre fonti ed in particolare a rivolgersi al proprio medico di base.